Contronarrazione, romanzo e soggettività. Appunti per una nuova alleanza

Author di Alessandro Gaudio

Nella cronaca del Nord gli uomini agiscono in silenzio, fanno la guerra, concludono la pace, ma non dicono (né la cronaca aggiunge) perché essi fanno la guerra, per quali ragioni fanno la guerra, per quali ragioni fanno la pace; in città, alla corte del principe, non c’è nulla da sentire, tutto è silenzioso; tutti siedono a porte chiuse e deliberano per loro conto; poi le porte si aprono, gli uomini escono per apparire sulla scena, vi compiono un’azione qualunque, ma agiscono in silenzio[1].

Oggi la voce “contronarrazione” (o “narrazione alternativa”) è abbastanza diffusa nel linguaggio giornalistico[2], ma complessivamente ancora poco attestata nell’uso, tanto che non è presente su nessuno dei principali dizionari di italiano[3]. Ad ogni modo, una rapida rassegna lessicografica consente di fornire una definizione di massima del lemma come critica avvertita e competente di tutte le forme di potere, sperequazione, sfruttamento, repressione e violenza sociale e di genere, compresi i miti, i falsi idoli, i pregiudizi, il conformismo e l’alienazione. “Contronarrazione”, perciò, come messaggio che offre un’alternativa, anche sul piano lessicale, alla propaganda o come modo differente per decostruire o delegittimare la narrazione dominante attraverso una sintesi concreta, priva di infingimenti e non semplicemente reattiva. Mi sembra, infatti, che il vocabolo, per quanto debba essere considerato come contestazione e netta contrapposizione rispetto a “narrazione”, termine antinomico ma non del tutto antitetico, di questo conservi la struttura e gli aspetti più schiettamente affabulatori e analitici. Continua a leggere Contronarrazione, romanzo e soggettività. Appunti per una nuova alleanza

(fasc. 39, 31 luglio 2021)

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Le responsabilità del romanzo. A proposito di un recente studio

Author di Gian Paolo Caprettini

− Non m’intendo di romanzi, disse il signor Touchett.
− Sono convinto che i romanzi siano fatti con grande abilità, ma suppongo che non siano molto fedeli
(H. James, Ritratto di signora, cap. VI)

Formazione e destino

Il romanzo, tema dai molti interrogativi e dalle tante svolte. Ha scritto Eleazar M. Meletinskij che «il romanzo a differenza dell’epos condivide con la fiaba anche l’interesse specifico per la formazione ed il destino – prove e avventure – dei singoli personaggi»[1]. Continua a leggere Le responsabilità del romanzo. A proposito di un recente studio

(fasc. 39, 25 giugno 2021)

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