Libri che lasciano il segno[1. Cfr. «Sinnos» alla URL www.sinnos.org/ (ultima consultazione: 31 luglio 2018).].
Sinnos editrice, che nel 2015 ha festeggiato venticinque anni di attività, è una casa editrice romana e ha sede a via dei Foscari 18[2. Questo contributo è un estratto della Tesi di laurea Magistrale in “Editoria e scrittura” dal titolo L’editoria accessibile per l’infanzia. Tipologie di libri, case editrici inclusive e biblioteche, discussa nel gennaio 2018 presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”: relatrice la Prof.ssa Maria Panetta e correlatore il Prof. Giulio Perrone.]. Della Passarelli è Presidente e direttore editoriale, tiene corsi all’American University of Rome e scrive per l’«Huffington Post»; Rossella Donato ed Elisa Battaglia si occupano dell’amministrazione, e la seconda ricopre anche la carica di vicepresidente della casa editrice; Federico Appel, oltre a essere presente nel catalogo come illustratore e autore, è anche editor; Valeria Di Giuseppe si occupa della grafica, mentre Emanuela Casavecchi lavora all’Ufficio stampa per la comunicazione degli eventi; l’Ufficio commerciale è gestito da Aneta Kobylanska per i rapporti con le scuole e da Antonella De Simone per la relazione con i distributori[3. Sinnos editrice si affida a Emme Promozione per la promozione e a Messaggerie Libri per la distribuzione, che è su scala nazionale.] nelle librerie e nelle botteghe; Paola Di Giovanni si occupa dell’impaginazione.
Gli inizi
Sinnos, società cooperativa sociale ONLUS, nasce nel 1990 a Roma, tra le pareti del carcere di Rebibbia penale dove dagli anni ’80 Della Passarelli, fondatrice e direttrice di questa casa romana, lavorava come volontaria. Passarelli aveva iniziato a seguire l’associazione CIDSI, il Centro Informazioni Detenuti Stranieri in Italia, di cui divenne presidente e che era nata dall’idea di un gruppo di detenuti italiani, tra cui Antonio Spinelli, futuro cofondatore di Sinnos editrice. Infatti, in quegli anni l’Italia stava iniziando a diventare meta di immigrazione e, tra le carceri, Rebibbia contava il maggior numero di detenuti stranieri, che in tutta Italia erano circa ottomila.
Tra i corsi di formazione promossi in carcere, la regione Lazio finanziò un corso professionale di impaginazione e di Desktop publishing, i cui membri per lo più stranieri ma anche italiani, come Antonio, diedero vita alla cooperativa che aveva come fine il reinserimento dei carcerati nella società attraverso il lavoro. Coadiuvata anche dai volontari, fin dall’inizio la cooperativa ha cercato di non essere assistita da istituzioni, preferendo ottenere commesse dai privati.
Il lavoro consisteva in servizi editoriali[4. Ancora oggi Sinnos editrice offre servizi editoriali sotto il nome di “Punti e righe”.], archiviazione dei dati, creazione di siti web e di cd rom, formazione professionale, dapprima svolti in una stanza nella casa del presidente della cooperativa, successivamente in un locale di 25 m2, proprietà di un membro della cooperativa a cui veniva pagato l’affitto con gli utili del lavoro. Spinelli, però, non voleva limitarsi a un’offerta di questo tipo di servizi perché desiderava creare una vera casa editrice e dedicarla alle pubblicazioni per l’infanzia. Così, nacque Sinnos editrice società cooperativa ONLUS, i cui nome e simbolo grafico hanno una storia particolare. Infatti, Della Passarelli racconta
Ci trovavamo a Rebibbia durante una pausa caffè e discutevamo sul nome da dare alla casa editrice. Antonio Spinelli desiderava un nome che contenesse la parola “segni” perché la lingua è un segno ma anche ciò che vogliamo lasciare; un ragazzo sardo che passava di lì suggerì: «Sinnos, si dice in sardo». Piacque molto, perché il suono evocava una lingua antica, e il logo ha preso vita da una S e una E di un alfabeto morto che ci ha regalato un giovane grafico[5. Intervista a Della Passarelli, Sinnos editrice, a cura di Rossella Gaudenzi, nella rubrica “Scarabocchi. Rubrica dedicata alla letteratura per bambini e ragazzi” in «Via dei serpenti. Il blog della piccola e media editoria romana e non solo»: cfr. il sito www.viadeiserpenti.it/, 2014 (ultima consultazione: 31 luglio 2018).].
Il maestro Vinicio Ongini fu tra i primi collaboratori di Sinnos cui venne richiesta una consulenza per delineare il progetto editoriale. Ongini fece presente l’aumento di bambini stranieri in Italia ed è grazie al suo contributo che ebbe origine la prima collana di Sinnos: «I mappamondi».
L’alta leggibilità
Entrando nel sito della casa editrice Sinnos[6. «Sinnos»: www.sinnos.org/ La casa editrice verrà approfondita nel terzo capitolo di questa tesi.], si legge: «Le font Leggimi sono state disegnate da Sinnos per rendere la lettura accessibile a tutti»[7. Ibidem.]. Questo è il fine che ha condotto l’editrice romana alla creazione delle tre font Leggimi.
Leggimi© è il primo carattere tipografico disegnato da Sinnos nel 2006, una font opentype adatta per ogni tipo di testo di narrazione o saggistica. Lo spessore di questa font è uniforme, perché snellimenti non omogenei del carattere possono creare disorientamento nel lettore dislessico, mentre particolare attenzione è dedicata alla spaziatura tra le lettere, che è stata aumentata per evitare l’effetto di crowding e per favorire la decodificazione del singolo grafema. Allo stesso modo, è importante la scelta di differenziare lettere tra loro simili (ad es., a-o; t-l) o tra loro speculari (come d-b; q-p) mediante la diversa lunghezza di altezze ascendenti e discendenti, l’aggiunta o l’eliminazione delle grazie e una differente inclinazione del cerchio nel corpo della lettera. Leggimigraphic© e leggimiprima© sono, invece, state ideate nel 2012 grazie alla collaborazione con l’Università degli studi di Camerino. Leggimiprima© è una font maiuscola progettata per facilitare i bambini che hanno da poco imparato a leggere; infatti, è studiata in modo tale che sia simile a un carattere scritto a mano e agevola il passaggio al corsivo e allo stampatello. Leggimigraphic©, invece, è una font maiuscola creata appositamente per facilitare la lettura dei fumetti e dei graphic novel; la somiglianza con il Comic comunemente utilizzato nei fumetti, font spesso caotica agli occhi del lettore, è associata a un’attenzione per forme, linee e tratti grafici che aiutano a distinguere lettere simili, eliminando la confusione.
A sinistra la font Leggimi, al centro la font LEGGIMIPRIMA, a destra la font LEGGIMIGRAPHIC.
Le font ad alta leggibilità create da Sinnos sono studiate in una ricerca scientifica promossa da TSMREE e ASL RM-E che ha come oggetto l’efficacia di questo carattere tipografico come vero strumento compensativo. La collaborazione di logopedisti e neuropsichiatri è preziosa per l’evoluzione e, quindi, il miglioramento e l’aggiornamento di queste font che sono così anche direttamente testate su bambini e ragazzi con dislessia evolutiva.
Le font leggimi©, leggimiprima© e leggimigraphic© sono fruibili gratuitamente per uso non commerciale, contattando direttamente Sinnos, ma sono numerose le case editrici che hanno scelto questa font ad alta leggibilità per i loro libri: Giunti scuola, Il battello a vapore, Marsilio, Eli Publishing, Gribaudo, Pearson, Raffaello editrice, Sei.
Le collane
«I mappamondi» è una collana nata nel 1990 e dedicata interamente allo scambio interculturale. L’idea era quella di creare libri-ponte tra lingue e culture diverse, indirizzati tanto a bambini e ragazzi italiani quanto a stranieri. L’obiettivo era, dunque, costruire e semplificare l’interazione tra bambini immigrati e italiani.
Infatti, i libri dei «Mappamondi» sono scritti da autori immigrati che ricordano la loro infanzia, la loro vita prima di scegliere di venire in Italia, cercando di dimostrare che, oltre alle differenze che arricchiscono, ogni cultura condivide con le altre una base universale di esperienze che appartengono all’umanità in senso lato. I libri sono bilingue: il testo in lingua madre sul fronte viene affiancato dalla traduzione in italiano; alla biografia sono aggiunti dettagli sulla storia, le tradizioni e la cucina del paese originario dell’autore, mentre nelle “mappapagine” gialle sono forniti indirizzi, bibliografie e filmografie di approfondimento culturale sul Paese in questione.
La collana conta ventidue titoli, come Io sono filippino (1991, 2a ed. 2000) autobiografia di un bambino filippino, Romano Dimailig, che racconta la sua vita a Roma e permette di confrontare il modo di vivere italiano con quello delle Filippine, descrivendo anche la comunità filippina romana; Il colore della brace (1995, 2a ed. 2004) di Nivea Oliveira la quale racconta che, trasferitasi da Rio a Torino, attacca foto di spiagge piene di sole sulle pareti della sua stanza per combattere il freddo torinese e ricorda le canzoni, la musica e i paesaggi brasiliani; come La casa con le ruote (1995, 2a ed. 2000; 3a ed. 2010) di Annibale Niemen, sinto che vive a Castel Bruciato e descrive la propria vita tra i burattini e le giostre del suo lavoro, le tradizioni e le storie del suo popolo; e tante altre testimonianze da Ucraina, Cina, Marocco, Capoverde, Polonia, Romania e Albania.
Oggi la collana «I mappamondi» è fuori catalogo e alcuni titoli sono esauriti così come lo è la collezione stessa, perché la società si confronta prevalentemente con la presenza di immigrati di seconda e terza generazione. L’introduzione di questa collana venne scritta da un’eccellenza italiana in campo linguistico e umanistico: Tullio De Mauro. Riconoscendo a Sinnos il merito di aver iniziato a colmare una grande lacuna culturale italiana attraverso i suoi libri bilingue, il professore scriveva
Una lingua, voglio dire una lingua materna in cui siamo nati e abbiamo imparato a orientarci nel mondo, non è un guanto, uno strumento usa e getta. Essa innerva la nostra vita psicologica, i nostri ricordi, associazioni, schemi mentali. Essa apre le vie al con-sentire con gli altri e le altre che la parlano ed è dunque la trama della nostra vita sociale e di relazione, la trama, invisibile e forte, dell’identità di gruppo. E fa parte del suo essere e funzionare quella che un grande linguista di questo secolo, Ferdinand de Saussure, chiamò la force de l’intercourse, la forza di interscambio: essa cioè è la condizione che ci permette come singoli di apprendere altre e nuove lingue e permette alla comunità di cui siamo parte di aprirsi alla conoscenza e al contatto di altre e diverse e nuove genti[8. T. De Mauro, Seimila lingue nel mondo, introduzione alla collana «I mappamondi», in «Giunti scuola»: cfr. il sito www.giuntiscuola.it (ultima consultazione: 31 luglio 2018).].
Anche «Zefiro» è una collana interculturale e percorre gli stessi passi dei «Mappamondi». Sua curatrice è Sofia Gallo, insegnante e consulente editoriale anche di altre case editrici italiane, come Giunti, De Agostini, Rizzoli, Fabbri, Lapis, Edizioni San Paolo etc. «Zefiro» raccoglie racconti portati dal vento, come lascia intendere il nome stesso della collana, un soffio che viene da lontano, trascinando con sé fiabe tradizionali di altre culture, con immaginari diversi ma spesso elementi in comune. I libri di «Zefiro» sono bilingue e contengono il testo a fronte nella lingua madre della fiaba narrata e la traduzione italiana della stessa. Molto interessante è la decisione redazionale di aggiungere in appendice una scheda grammaticale della lingua, uno specchietto utile pensato in particolare per essere utilizzato dagli insegnanti. Infatti, a contatto con alunni immigrati e allofoni, gli educatori possono venire incontro alle esigenze dei bambini e dei ragazzi, comprendendo più facilmente la matrice degli errori che compiono, perché essi derivano dall’influenza della loro lingua madre e delle sue diverse regole. Alla base, insomma, vi è il concetto che conoscere aiuta a comprendere. Alcune di queste fiabe sono ponti tra culture perché in modo evidente riportano personaggi comuni a terre diverse; esempi sono quelli di Cenerentola e dello sciocco Giufà, le cui storie variano a seconda dell’area culturale spesso in modo consistente, subendo l’influenza storico-sociale dell’ambiente. Altre fiabe sono, invece, completamente nuove, scrigno prezioso di tradizioni e leggende inedite, strumento di conoscenza di mondi diversi.
Con lo slogan «Chi legge si protegge», «Nomos» è una delle prime collane di Sinnos e il cuore ancora pulsante della sua attività. «Nomos» rispecchia l’impegno sociale e civile che la casa editrice romana si è proposta di perseguire e cerca di far comprendere il mondo di oggi ai più piccoli, stavolta non mediante storie di fiction ma attraverso i diritti e i doveri che spettano a ciascun cittadino, bambini inclusi.
Il primo libro pubblicato nella collana risale al 1996, ma è oggi un long seller. Si tratta di Lorenzo e la Costituzione (1a rist. 2000, 2a ed. 2005, 3a ed. 2011) delle giovanissime Daniela Longo e Rachele Lo Piano, quest’ultima anche autrice delle illustrazioni che raccontano la storia della Costituzione italiana, affiancate da un linguaggio chiaro e comprensibile. Questo libro è stato il primo testo a colori pubblicato da Sinnos e ha richiesto molto lavoro e un investimento più alto. La prefazione venne scritta da Giovanni Conso e Stefano Rodotà, che andarono in giro per l’Italia a presentare la Costituzione tenendo in mano proprio il libro di Sinnos, mentre il Presidente Giorgio Napolitano ha aggiunto un suo saluto nell’edizione del 2011, quella che celebrava il centenario dell’Unità di Italia.
I titoli di questa collana sono uno strumento efficace per rendere i bambini consapevoli che nessun diritto è scontato, ma è stato ottenuto attraverso battaglie combattute sia dagli uomini sia dalle donne. Ad esempio, Federica Quartieri e l’illustratrice Rachele Lo Piano sono le autrici di Tina e i diritti dei bambini (2006, 1a rist. 2007) in cui viene spiegata la Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia del 1989, che ha trasformato il bambino da mero oggetto di tutela in un soggetto attivo di diritto; e di Giulio e i diritti umani (2008), leggendo il quale i bambini diventano consapevoli dei diritti fondamentali dell’uomo, perché imparino quanto sia grave la loro violazione.
«Nomos» si rivolge a bambini di otto-dieci anni, ma dal 2011 è stata arricchita di una sezione plus («Nomos+)» che tratta argomenti più complessi, adatti a ragazzi più grandi, di undici-tredici anni, in un formato più slanciato. Tra questi libri si trovano Nina e i diritti delle donne (2011, 2a rist. 2012, “Premio Elsa Morante” 2012, di C. D’Elia, ill. di R. Lo Piano), in cui viene spiegata la lotta delle donne e l’evoluzione del loro ruolo politico-sociale; Salvo e le mafie (2013, “Premio Siani” 2014, di R. Guido, ill. di S. Riccardi), storia della famiglia mafiosa di un bambino che può, però, decidere di non proseguire gli “affari familiari”; Inviati per caso. Viaggio nell’Italia delle religioni (2016, di L. Tagliacozzo, ill. di E. Antonioni) che riprende il fulcro multiculturale della linea editoriale Sinnos, facendo conoscere le antiche tradizioni religiose presenti nella Penisola e scoprire i culti più recenti.
«I nidi» è una collana tutta dedicata ai più piccoli (zero-due anni), costituita da libri a cui è allegato un cd audio, così come viene indicato con un simbolo in ogni copertina. Assieme all’adulto, il bambino può ascoltare musica, filastrocche e canzoni frutto del lavoro creativo di esperti del settore. Il formato quadrato che contraddistingueva la collana è stato sostituito da una forma più allungata e rettangolare nell’ultimo titolo pubblicato nel 2017, Papparappa (2017, di Collettivo QB, ill. di G. Francella), che ha permesso a Sinnos di vincere il premio annuale di “Nati per leggere” e “Nati per la musica”, grazie alle sue canzoni, alle rime e ai ritmi divertenti, all’insegna del gioco e dell’esplorazione. Vincitore degli stessi premi è anche il best seller Cikibom (2013, di A. Chiuchiolo, P. De Gaspari, M. Ielmini, C. Panza, ill. di F. Assirelli), che raccoglie musica per giocare, cantare e cullare, rafforzando, così, quella che «è stata definita da Daniel Stern, psicoanalista specializzato nello sviluppo infantile, attunement: sintonizzazione o accordamento affettivo: in altre parole in questa relazione che definiamo musicale, bambino e genitore entrano reciprocamente in uno stato di risonanza emotiva»[9. A. Chiuchiolo, P. De Gaspari, M. Ielmini, C. Panza, Cikibom, Roma, Sinnos, 2013, p. 16.]. Le canzoni del cd utilizzano parole sonore, come “cikibom, iacca bam, dude pogole”, un linguaggio inventato che stimola i sensi e sfrutta le potenzialità della comunicazione non verbale. Inoltre, tra le melodie sono presenti profili di altre culture con ritmi e tonalità diverse che aprono al bambino scenari sonori molteplici. Altro vincitore del premio “Nati per leggere”, Un nido di filastrocche (2004, 2a ed. 2005, di J. Carioli, ill. di R. Lo Piano), si concentra su temi legati all’infanzia e al quotidiano dei più piccoli, dalle dita del naso alla pipì, dalla pappa all’ora della buonanotte. Nella prima edizione del 2004, questo libro si presenta senza cd audio che, dato il grande successo di pubblico, è stato aggiunto nella successiva ristampa.
Gli albi illustrati hanno naturalmente ampio spazio nel catalogo di Sinnos e si rivolgono a un pubblico da zero a novantanove anni, in quanto il linguaggio visivo, che si contraddistingue per universalità e accessibilità, ricopre un ruolo centrale all’interno di questi libri. «Fiabalandia» è una collana di albi illustrati ormai riferibile al catalogo storico della casa editrice e che porta la bandiera interculturale di Sinnos, il cui lavoro editoriale e di scouting si è concentrato molto nella ricerca di storie nuove, abilmente scritte e illustrate da autori italiani; oggi, il lavoro iniziato in questa collana continua negli «Illustrati». Tra i titoli di questa collana si può trovare Le altre Cenerentole. Il giro del mondo in 80 scarpe (2009, 2a ed. 2011, ill. di Chiara Ferrer), il cui autore è Vinicio Ongini, lo stesso maestro curatore della collana «I mappamondi», oggi esperto interculturale del MIUR alla Direzione Generale per lo studente, l’integrazione, la partecipazione e la Comunicazione; il libro racconta quattro delle trecentoquarantacinque varianti della famosa favola: la balcanica, l’araba, la cinese e la sarda. Storie dei cieli del mondo (2009, 2a ed. 2012, di L. Albanese, F. Brunetti, A. Gasperini, ill. di P. Domeniconi) narra tradizioni diverse di tanti paesi legate alla visione delle stelle e delle costellazioni. Alcuni titoli, invece, riprendono il carattere multilingue delle edizioni Sinnos, come Giufà (2004, di C. Carrer e F. Corrao), raccontato in sei versioni e con il testo a fronte in turco, arabo, siciliano e, nella ristampa del 2009, genovese; questo libro ha vinto il Premio Miglior libro sul mediterraneo e Miglior libro per l’ambiente 2012, promosso da Legambiente. Bauli dell’eredità e altre fiabe dal Marocco (2009) contiene fiabe antiche e bellissime raccolte da Saida Azdod e trascritte da Sofia Gallo con testo sia in italiano sia in arabo. «I tradotti» racchiude, invece, albi illustrati di autori provenienti in particolare da Francia e Inghilterra e, molto spesso, da Estonia, Polonia e Turchia, tradotti da Sinnos in italiano. Tra questi albi troviamo La prima volta che sono nata (2013), il best seller partorito da uno degli scrittori per bambini più celebri nel panorama europeo, Vincent Cuvellier, e illustrato da Charles Dutertre. Questo libro, di cui esiste anche una versione tascabile con copertina morbida, racconta come, una volta nati, ci sia “una prima volta che” per ogni scoperta e decisione nuova, e come, diventando genitore, le prime volte ricomincino di nuovo. «I tradotti» annovera tra i propri titoli anche Leo, otto volte eroe (2012, di S. Şahinkanat, ill. di P. Domeniconi), in turco Yavru ahtapot olmak çok zor, la storia di un dolce polipo che odia avere otto braccia finché non scopre le risorse che questa sua caratteristica gli dona.
«Leggimi!» è la collana ad alta leggibilità nata nel 2007 in coedizione con Biancoenero edizioni, oggi a cura di Laura Russo, traduttrice ma anche esperta di dislessia. Questa collana, che ha vinto il Premio “Globo Tricolore” nel 2013 (V edizione) dedicato ai migliori progetti di didattica inclusiva, si distingue immediatamente a colpo d’occhio dalla copertina, attraverso la presenza di un punto esclamativo molto grande ma non invadente. In tutte le sue sezioni, «Leggimi!» utilizza le font ad alta leggibilità create appositamente per facilitare la lettura dei bambini con dislessia: Leggimiprima©, Leggimi© e Leggimigraphic©, alle quali corrispondono tre sottocollane. La prima include libri rivolti a bambini che sono a contatto con le parole da poco tempo, prime letture scritte nello stampatello accessibile di Leggimiprima©; i quattro episodi che raccontano le avventure dell’esuberante e sensibile Lucilla Scintilla (di A. Cosseau, ill. di C. Dutertre), ognuna ambientata in una diversa stagione dell’anno, hanno ottenuto un grande successo di pubblico, mentre l’editor di Sinnos editrice subentra in veste di autore in Sorprese al museo (2016, di Federico Appel, ill. di F. Carabelli), aggiungendo un’altra presenza nel catalogo. La seconda sottocollana si costituisce di libri per bambini dai sei anni in su, arricchiti di illustrazioni a colori e di libri per bambini dagli otto anni, entrambe le tipologie stampate nella font Leggimi© e con il punto esclamativo in copertina. L’ultimo titolo di «LeggimI!», La Costituzione in tasca (2018, di V. Cigliola e E. Morosini), nasce nel progetto BILL – La biblioteca della legalità, in collaborazione con IBBY Italia, e racconta la Costituzione attraverso nuove prospettive, rispettando ogni criterio di alta leggibilità, «perché nessun libro come la Costituzione è e deve essere un libro per tutti!»[10. «Sinnos»: cfr. la URL www.sinnos.org/ (ultima consultazione: 31 luglio 2018).]. La terza sottocollana è dedicata interamente a fumetti e graphic novel e stampata nel carattere ad alta leggibilità Leggimigraphic©. In quest’ultima sottocollana troviamo ben due libri vincitori del “Premio Andersen” miglior libro a fumetti del 2014 e del 2017. Cattive ragazze. 15 storie di donne audaci e creative (2013, di A. Petricelli e S. Riccardi) è il primo graphic novel edito da Sinnos e racconta la vita di donne che hanno cambiato la storia: scienziate, filosofe, scrittrici, pittrici, attiviste caratterizzate da indipendenza e anticonformismo; nel 2017 questo graphic novel è stato riedito in una nuova veste tutta a colori. La vittoria dell’Andersen 2017 è merito di un altro libro, sempre con destinatari più grandi (dodici-diciotto anni), La compagnia dei soli (2016, di P. Rinaldi e M. Paci), ambientato in un mondo pieno di caos dove il destino di alcuni ragazzi si intreccia: ragazzi soli perché senza famiglia ma anche soli, perché il loro simbolo è il sole, dunque ragazzi fonte di luce. Le font in cui la collana è stampata non sono adatte soltanto a bambini con dislessia evolutiva ma, in virtù delle loro caratteristiche tipografiche, risultano più piacevoli anche all’occhio dei lettori con sviluppo normotipico. Per questa ragione, la font Leggimi© è stata estesa anche ad altre collane come «I narratori», che in copertina riportano in un angolo un quadrato con scritto «libro per tutti».
«I narratori» è una collana che nasce con lo scopo di lasciare un segno nell’immaginario di bambini e di ragazzi lettori dai sette ai tredici anni. Raccontano storie avventurose come i misteriosi episodi della saga che ha come protagonisti Hanna e Fou, personaggi inventati da M. B. Masella e illustrati da L. Montalto o come le rischiose indagini di Amelia e zio Gatto (di A. Lo Piano, ill. di C. Nocentini). Una storia premiata è quella di Federico il pazzo (2014, di P. Rinaldi, ill. di F. Appel), che ha ricevuto il Premio “Pippi Inedito” e il Premio “Leggimi Forte”, in collaborazione con “Andersen”, 2014/2015 e racconta le vicende di Angelo, che da Verona si trasferisce in una difficile realtà napoletana per frequentare la terza media; nella sua classe ci sono bulli, belle ragazzine e Federico il pazzo, che in realtà si chiama Francesco ma si atteggia a Federico II, della cui vita legge continuamente in grandi volumi. Particolarità di questa collana è la presenza di tre titoli che coinvolgono personalmente la redazione di Sinnos editrice. Infatti, Federico Appel è un illustratore più volte presente nel catalogo Sinnos ma anche editor della casa editrice romana; inoltre, nei «Narratori» si possono trovare due titoli scritti da Della Passarelli, fondatrice, direttore editoriale e Presidente di Sinnos. Si tratta di Teneré, pubblicato nel 1994 nei primi anni di attività della casa editrice (2a rist. 2001, 3a ed. 2010, ill. B/N di F. Canala), che racconta il salvataggio del piccolo Teneré, un fennec chiuso in uno zoo tunisino, e il suo viaggio verso il deserto nello zainetto di Matteo, il bambino che lo ha salvato. L’altro libro frutto creativo di Passarelli è Franci Goal (2002, 2a rist. 2004, ill. B/N di C. Carrer), la storia dai tratti moderni di una bambina che ama il calcio e le biblioteche. Ai «Narratori» si aggiungono «I narratori a colori», storie brevi e ironiche di autori e illustratori stranieri, tra cui Matias De Leeuw, che assume un ruolo importante nel catalogo Sinnos, essendo anche l’artista della Notte del circo, il primo silent book della casa editrice, che in un formato molto grande (24,5×32,5) e senza parole racconta i giochi, i colori e l’allegria del circo.
Con «Zona franca», una collana di narrativa per giovani adulti dai dodici ai sedici anni, Sinnos cammina lungo la strada principale del suo progetto editoriale, costituita da interculturalità, impegno civile e diritti. Raramente più di duecento, le pagine di questi libri affrontano temi forti: la separazione dei genitori e il trasferimento in una nuova città (come in Respiro di M. B. Masella, del 2013), il contagio dell’AIDS (come nel Segreto di Chanda: life above all, di A. Stratton, 2011), la grave malattia di un genitore (in Equilibrio perfetto di Z. Dazzi, del 2016), la mafia nella periferia di Palermo (come nel best seller La scelta di L. Mattia, del 2005), l’omissione di soccorso e fuga in caso di sinistro stradale, come nel “Premio Andersen” miglior libro oltre i quindici anni del 2016, Reato di fuga (2015, di C. Léon). Questo mondo difficile viene narrato in romanzi di formazione in cui problemi, dolore, immaturità, morte e crudeltà non sono mai il vero cuore della storia, perché il fine è quello di mostrare la possibilità, sempre presente, del riscatto, la forza e il coraggio di rialzarsi, le risorse e le capacità che i protagonisti scoprono di avere. «Zona franca» è una collana che non dice bugie al giovane lettore: gli presenta la realtà cruda, non smettendo di ricordargli, però, che esiste anche un mondo di speranza e di Vita.
Una breve menzione riguarda i titoli che Sinnos editrice ha pubblicato per lettori adulti. Si tratta dei libri della collana «Nuovo immaginario italiano», curata da Armando Gnisci, ispirati dall’esigenza e dalla necessità di informarsi sulle voci, sulle esistenze e sui cambiamenti del panorama culturale italiano. Questi saggi, approfondimenti sociali e letterari, indagini culturali sull’immigrazione, sono una fonte scientifica che si offre come ben più valida alternativa a quella distorta e poco preparata di alcuni media. L’obiettivo di fornire agli adulti «Alcuni “segni” perché non smettano di pensare» caratterizza la collana «Segni»: romanzi, strumenti interculturali e studi dedicati, oltre che alla migrazione, a istituzioni culturali, religioni, scuola, terzo settore, mediante la forma diversa di saggi, raccolte di dati e libri fotografici.
Iniziative e progetti
Sinnos editrice si distingue per l’impegno sociale promosso mediante una scrupolosa attività editoriale, ma anche attraverso progetti e iniziative importanti il cui fine è sempre lo stesso: il diritto di leggere.
Un progetto a cui la redazione è fortemente legata è Le biblioteche di Antonio. Il 13 ottobre 2005 Antonio Spinelli, che con Della Passarelli ha fondato la casa editrice romana, è morto improvvisamente, causando un momento di cesura nel percorso di Sinnos. Il vuoto lasciato dalla morte dell’editore è stato riempito il giorno dopo dalla decisione di Della Passerelli che, memore del desiderio di Antonio di indire una borsa di studio, ha chiamato la Banca Etica per creare un fondo a suo nome. Questo fondo finanzia annualmente l’istituzione di una biblioteca scolastica o la crescita di una biblioteca comunale locata in un’area particolarmente svantaggiata e priva di biblioteche e librerie. Il fondo, supportato solamente da donazioni, è costituito da libri per bambini e per ragazzi scelti dalla redazione Sinnos nel suo catalogo e in quello di altri editori per l’infanzia. Nel 2009 questo progetto è stato considerato Miglior progetto di diffusione del libro e della lettura da realizzare in aree geografiche caratterizzate da carenza di biblioteche e librerie, ricevendo il Premio dal Ministero per i Beni e le Attività culturali. La prima biblioteca costituita grazie al fondo delle Biblioteche di Antonio è stata la comunale di Sammichele di Bari nel 2006, mentre ad oggi sono dodici le biblioteche in totale, delle quali l’ultima è la biblioteca dell’Istituto Comprensivo “Borello-Fiorentino” di Lamezia Terme (CZ), fondata nell’ottobre 2017. Una menzione particolare deve essere dedicata al progetto vincitore nel 2013, quello di IBBY Italia per la costruzione di una biblioteca a Lampedusa, dove mancano librerie, cinema e biblioteche, e sono presenti solo sale-giochi.
Dal progetto Le biblioteche di Antonio è nata l’iniziativa I libri? Spediamoli a scuola! accolto dall’AIE (Associazione Italiana Editori) con il nome Amo chi legge, oggi #IOLEGGOPERCHÉ. Nel progetto iniziale promosso da Sinnos, scuole e librerie stilavano un elenco di tutti i titoli necessari (BORSA TITOLI) tra i quali i cittadini, quasi come azionisti, potevano scegliere e, comprando rigorosamente nelle librerie che aderivano all’iniziativa, devolvere i loro acquisti alle biblioteche scolastiche. Il progetto si basava sulla collaborazione tra librai, insegnanti, editori e cittadini. Nel 2012, Della Passarelli e Luisa Marquardt scrivevano
La campagna I libri? Spediamoli a scuola! ha incontrato quella lanciata due anni fa da ENSIL – IASL- IFLA “ALIES, A Library In Every School” – “BIOS, Una Biblioteca In Ogni Scuola”. Il loro cammino prosegue insieme perché crediamo nell’unione di idee e risorse per interventi più decisivi nel settore. Non vogliamo sostituirci alle Istituzioni, ma sollecitarle e affiancarle nella loro opera. Per questo abbiamo deciso di coinvolgere in primo luogo i lettori a partecipare alla costruzione di biblioteche scolastiche, che attualmente non sono un istituto definito e sono lasciate alla scelta e all’impegno dei singoli dirigenti scolastici o della singola scuola[11. L. Marquardt, L. Perego, D. Soria, Per una biblioteca in ogni scuola, RoSOFTLAB, Roma, Sinnos, 2012, p. 4.].
La relazione tra Sinnos e la scuola continua attraverso altre iniziative. Tra queste vi è la possibilità di organizzare un incontro gratuito tra l’autore di un libro e una classe; i bambini leggono il testo prima del confronto con lo scrittore in modo che, nel giorno stabilito, i temi centrali del libro scelto possano essere discussi in modo attivo, creando un vero dialogo tra le parti. Inoltre, Sinnos mette a disposizione la sede di Via dei Foscari come luogo di visite scolastiche, in modo che i bambini possano conoscere il mestiere dell’editore e la nascita di un libro. Durante la visita di un’ora e mezza, i membri dello staff si presentano, spiegano l’importanza del loro ruolo nella casa editrice e illustrano i vari settori professionali. Nelle scuole interessate, Sinnos allestisce gratuitamente degli stand presso i quali le classi possono guardare i libri del catalogo, porre domande agli editori e ascoltare letture animate. All’uscita, il 20% del ricavato dei libri scelti e comprati assieme al genitore viene lasciato alla scuola sotto forma di libri in omaggio per la biblioteca dell’istituto. Infine, animatori specializzati in letteratura per l’infanzia e formati da Sinnos tengono laboratori creativi e letture animate studiati appositamente per stimolare la curiosità dei bambini, favorendo la loro partecipazione e la loro capacità di interagire con adulti e coetanei. Molti di questi animatori hanno partecipato al corso periodico organizzato da Sinnos, il Corso di formazione per animatori alla lettura, che prevede ore di lezione e teorica e pratica.
Come ricordato, le collane del catalogo Sinnos, in particolare «Leggimi!», sono stampate con una font ad alta leggibilità per facilitare la lettura di bambini e ragazzi con dislessia evolutiva. In questo ambito, nella primavera del 2017, Sinnos ha organizzato due incontri del Seminario Dislessia. Durante ciascuno di essi sono intervenute figure professionali appartenenti alla casa editrice per spiegare le caratteristiche tipografiche e sintattiche di un testo ad alta leggibilità. Successivamente, neuropsichiatri infantili e logopedisti hanno affrontato la dislessia da un punto di vista clinico, cercando soprattutto di offrire un supporto concreto a insegnanti ed educatori. Al termine delle due ore e mezza di formazione, è stato rilasciato un attestato dalla Regione Lazio per la cultura, in quanto il seminario è organizzato nell’ambito del progetto del bando “Io leggo!” 2016 “Per un’Alta Leggibilità digitale. La AppLeggimi 16”. Infatti, Sinnos ha vinto il concorso e ha ricevuto i fondi per la costruzione di un’applicazione che permetta di convertire in una font ad alta leggibilità ogni testo pdf e ePub, direttamente sul proprio smartphone e tablet. La app è stata presentata ufficialmente al Salone Internazionale del libro di Torino 2018 e consente d’intervenire sul testo, scegliendo tra font in stampatello minuscolo (Leggimi) e maiuscolo (LeggimiPrima), decidendo la grandezza e l’interlinea, e dando la possibilità di suddividere in paragrafi.
(fasc. 22, 25 agosto 2018)