Recensione di Pierluigi Mascaro, “I cerchi nell’acqua” (La Rondine 2023)

Author di Luca Castelli

Pierluigi Mascaro è un giovane giurista che si è laureato in Giurisprudenza alla Luiss, dove ha anche conseguito un Master in Diritto amministrativo e ha collaborato con la Cattedra di Diritto dell’ambiente. Si direbbe, dunque, molto più a suo agio con codici e pandette, con note a sentenza o articoli su riviste di settore e, tuttavia, non disdegna incursioni anche in generi letterari a prima vista lontani da quelli abitualmente coltivati dai giuristi, esibendo una versatilità che a ben vedere non è affatto rara nel nostro mondo, come dimostrano, tra gli altri, i successi dei romanzi di Gianrico Carofiglio o Giancarlo De Cataldo.

I cerchi nell’acqua è il primo esperimento letterario di Mascaro nel genere della narrativa. È un volumetto agile – più un racconto lungo che un romanzo breve – che si legge tutto d’un fiato e che conduce il lettore in un viaggio negli abissi dell’animo umano, dove si nascondono quei peccati inconfessabili di gioventù che possono segnare in modo irreversibile tutto il corso di una vita e che alla fine ci portiamo nella tomba. È quanto accade alla sedicenne Jane, fuggita nottetempo senza avvisare nessuno dalla villetta di Long Beach dove trascorre le vacanze. Un trauma indelebile per Aaron, che l’ama profondamente e non l’hai mai dimenticata, al punto da mettersi sulle sue tracce, sebbene siano passati più di quarant’anni da quell’improvvisa dipartita. La ritroverà in un piccolo borgo poco distante da Parigi. Ma quell’incontro, per quanto intenso e gravido di emozioni, non sarà chiarificatore, perché Jane non gli dirà la verità. E così torneranno ognuno alle proprie vite, lei con quel peso sulla coscienza di cui non si libererà mai più, lui con il suo castello incrollabile di fiducia nei confronti dell’amata, di cui ormai non restano che macerie: entrambi con un cumulo di domande rimaste senza risposta.

Nel vissuto di Aaron e Jane ritroviamo, in fondo, dinamiche in cui ciascuno di noi può riconoscersi: il ricordo di un amore estivo che ci resta nel cuore per tutta la vita; il viaggio alla ricerca della persona amata; la fuga verso l’ignoto per nascondere un segreto indicibile; l’idealizzazione di una persona che la realtà si incarica puntualmente di sconfessare. In questo passato che non passa il lettore viene coinvolto da una trama avvincente dentro gli enigmi esistenziali dei due protagonisti, alla ricerca di quelle risposte che neppure loro sono in grado di darsi.

(fasc. 51, 15 marzo 2024, vol. II)

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