Siamo stanchi del diluvio di prosa slavata[1].
Stanchi degli orientamenti del mercato globale.
Siamo stanchi della letteratura che non basta a se stessa.
Stanchi di libri venduti grazie alla notorietà dell’autore.
Siamo stanchi della narrativa tutta azione, concepita per essere trasposta.
Stanchi dei racconti costruiti a tavolino come merci da esportazione.
Siamo stanchi che lo stile non sia più l’uomo.
Stanchi di non riuscire a distinguere l’autore dall’editor.
Siamo stanchi della sciatteria di alcuni sedicenti scrittori.
Stanchi dell’appiattimento linguistico dei nostri tempi.
Siamo stanchi della narrativa di semplice intrattenimento.
Stanchi della mimesi senza disvelamento…
Per queste ed altre ragioni, inauguriamo una nuova collana di narrativa, «Sherazade», che rievoca, nel titolo, un mondo di ritmi lenti, di atmosfere sospese, di descrizioni meticolose, di profumi inebrianti, di musiche avvolgenti, di amore per la ricerca stilistica, di magia dell’affabulazione, d’incanto, di racconto come fascinazione, di tempo dedicato alla crescita interiore. Un mondo in cui ogni opera letteraria non si è scritta da sé, ma è il parto di un autore, che, volente o nolente, vi riversa la propria originale personalità, pur nel gioco delle maschere che si compiace d’indossare.
Cerchiamo una prosa narrativa attenta all’impasto linguistico e caratterizzata da un alto indice di letterarietà, una prosa che sia piena espressione di un’individualità, senza alcuna ingerenza esterna. Una scommessa per l’editore, senza compromessi; un guanto di sfida al gusto e alla tendenza ormai prevalenti.
Abbiamo selezionato la prima opera della collezione: sarà un romanzo a inaugurare «Sherazade».
E speriamo d’intrattenervi con i nostri libri per almeno Mille e una notte.
Perché la Letteratura che resta è questione di vita o di morte.
- Proponiamo il testo della presentazione/Manifesto della nuova collana di narrativa di Diacritica Edizioni, «Sherazade», che sarà inaugurata a breve con la pubblicazione del romanzo vincitore della prima edizione (2020) del Concorso internazionale Premio Opera Prima “Pampinèa”, per narratori esordienti, di Diacritica Edizioni. ↑
(fasc. 33, 25 giugno 2020)