Biancoenero edizioni: libri ad alta leggibilità e audiolibri per combattere la dislessia

Author di Maria Anna Cingolo

Biancoenero edizioni Srl è una casa editrice nata a Roma nel 2005, con sede a via dei Barbieri 6. Il direttore editoriale è Irene Scarpati; il coordinamento e la comunicazione della casa editrice sono affidati a Irene D’Intino, mentre Flaminia Giorgi Rossi è la responsabile della direzione artistica; infine, Flavio Sorrentino si occupa della redazione e cura le edizioni digitali. In totale, lo staff si compone di sei elementi a cui si aggiunge un grafico[1. Questo contributo è un estratto della Tesi di laurea Magistrale in “Editoria e scrittura” dal titolo L’editoria accessibile per l’infanzia. Tipologie di libri, case editrici inclusive e biblioteche, discussa nel gennaio 2018 presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”: relatrice la Prof.ssa Maria Panetta e correlatore il Prof. Giulio Perrone.].

Gli inizi

La casa editrice deve il proprio nome e il logo a Biancoenero d’arte, specializzata in produzioni artistiche e proprietà dei genitori di una delle fondatrici di Biancoenero edizioni, che ha voluto, così, lasciare il nome legato alla propria famiglia, anche se cambiando il progetto. La casa editrice, infatti, è nata con la precisa intenzione di coprire un settore che in Italia nel 2005 non era neanche lontanamente considerato: l’alta leggibilità.

Il progetto ha come destinatari bambini e ragazzi con dislessia evolutiva, lettori pigri e non madrelingua, per realizzare una loro vera inclusione. Tutti i libri di narrativa della casa editrice sono stampati nella font Biancoenero®, la prima font ad alta leggibilità italiana a essere stata concessa gratuitamente per fini non commerciali, per contrastare in concreto le difficoltà dei bambini con dislessia anche a casa e in classe, dove è fruibile da bambini con sviluppo normotipico e non, senza che si vengano a creare discriminazioni.

L’alta leggibilità

Come accennato, nel 2010 la casa editrice Biancoenero edizioni ha creato la font Biancoenero®, il carattere di stampa ad alta leggibilità che per primo in Italia è stato reso fruibile gratuitamente per fini non commerciali. Autori di questa font sono i graphic designer Riccardo Lorusso e Umberto Mischi, con la collaborazione di Luciano Perondi, designer e docente di tipografia all’ISIA di Urbino. Il team di disegnatori ha potuto elaborare il progetto grafico e l’accessibilità del carattere tipografico grazie alla consulenza scientifica di esperti in merito a DSA e infanzia: Alessandra Finzi, psicologa cognitiva; Roberta Penge, neuropsichiatra infantile, e Daniele Zanoni, esperto in disturbi dell’apprendimento.

bianconero1bianconero2

Studio approfondito di M, W, R, P e delle lettere simili o speculari (p, q, m, n, l, I). Confronto tra la font Biancoenero e la font Arial (cfr. «Biancoenero edizioni»: http://www.biancoeneroedizioni.it)

 

La font Biancoenero® è disponibile in due formati, opentype e truetype, il primo ottimizzato per la stampa, il secondo per il web. I designer hanno progettato la font lavorando sulla singola lettera con il fine di differenziare individualmente i caratteri tra loro simili (ad es., m-n, l-I) o speculari (ad es., b-d, p-q, a-e). Uno studio più approfondito ha avuto come oggetto le lettere M, W, R e P: si è deciso di aumentare lo spazio bianco all’interno di W per renderla facilmente distinguibile da M, mentre P si riconosce da R attraverso la separazione della linea curva dal tratto verticale. Inoltre, l’altezza delle maiuscole (cap height) è resa pari a quella delle ascendenti (ascender height): di conseguenza diviene più marcata anche la differenza tra ascendenti e discendenti (discender height). Il corpo 13 e l’interlinea 18 garantiscono ulteriore leggibilità.

Secondo Luciano Perondi, il «punto debole dei progetti dedicati alla dislessia (e in generale alle cosiddette disabilità) sta proprio nell’eccessiva specializzazione, che porta a risolvere un problema concentrandosi solo su di esso, senza considerare la lettura nel suo insieme»[2. In «Biancoenero edizioni»: cfr. la URL www.biancoeneroedizioni.it/ (ultima consultazione: 31 luglio 2018).]. Quindi, la font Biancoenero® pretende di raggiungere una maggiore facilità di lettura senza essere estremamente specializzata, perché distinguerla in modo marcato dai caratteri tipografici standard significherebbe renderla discriminatoria e, soprattutto, potrebbe disabituare troppo il lettore dislessico alla decodifica delle font più in uso nella quotidianità. Paradossalmente, si arrecherebbe maggiore disagio invece di un aiuto.

Come già ricordato, Biancoenero® è disponibile gratuitamente per uso privato, attraverso la compilazione di un modulo e contattando la casa editrice; oltre a Biancoenero edizioni, altre case editrici ed enti hanno scelto l’alta leggibilità di questo carattere tipografico, tra cui il Centro di psicologia, logopedia e neuropsichiatria infantile “Seconda navigazione”; il “CRC”, Centro Ricerca e Cura balbuzie, disturbi del linguaggio e dell’apprendimento; Lattes editori; Cetem; Mondadori education; Edizioni scolastiche Bruno Mondadori; Giunti; Atlas; Loescher; La Scuola; Pearson. Inoltre, Biancoenero lavora di concerto con Anastasis, che sviluppa i principali software per la dislessia per fini terapeutici. Si aggiungono alla lista anche istituzioni come i Musei civici di Torino; l’Università di Leeds; la Ca’ Foscari di Venezia; l’Università di Perugia; la Facoltà di Ingegneria Edile-Architettura del Politecnico di Milano; il sito dei programmi Nauty and Traces dell’Università “La Sapienza” di Roma[3. Ibidem.].

Le collane

Biancoenero pubblica annualmente circa dodici titoli, alcuni dei quali scoperti attraverso uno studio approfondito dei cataloghi di case editrici straniere, altri scelti tra gli invii alla redazione da parte di autori italiani, altri ancora commissionati a scrittori di fiducia, tutti divisi in collane diverse.

«Raccontami. I grandi classici più facili da leggere» è una delle prime collane edite da Biancoenero. Rivolta a bambini dai dieci anni in su e interamente dedicata alla pubblicazione di testi che non possono mancare nella libreria di qualsiasi bambino, «Raccontami» è costruita su autori come Dickens, London, Stevenson, Kipling, Wild, Salgari, Conan Doyle, Alcott e Twain, perché a nessuno venga impedito di leggere romanzi come Piccole donne, Le avventure di Tom Sawyer, L’isola del tesoro e Le tigri di Mompracem. Evidente è la forte preferenza per i romanzi scritti dalla mano di Jules Verne, che con ben tre titoli, e un quarto in uscita, ottiene grandissimo spazio nella collana, seguito da Twain, London e Stevenson, che contano due romanzi a testa. Il «Raccontami» più venduto è Il giro del mondo in 80 giorni proprio di Verne, il primo titolo di questo autore pubblicato da Biancoenero nel 2008 e la cui ultima edizione è del 2016. Il testo di questi romanzi non viene banalmente semplificato, ma è frutto di un faticoso lavoro redazionale in cui delicatamente vengono mantenuti i tratti specifici dello stile dell’autore del libro, semplificando la sintassi per renderla ad alta leggibilità.

A ogni romanzo di questa collana è associato un audiolibro, in cui lettori sono tutti attori professionisti, in modo tale che il testo non risulti mai noioso per l’orecchio del bambino; tra coloro che prestano la loro voce troviamo, ad esempio, Massimo Lopez, Giulio Scarpati, Paolo Sassanelli e Gabriella Bartolini. Il cd-audio è senza dubbio un’importante aggiunta di accessibilità alla lettura, perché non si presenta soltanto come strumento compensativo per i bambini con dislessia evolutiva, ma offre anche un prezioso contatto con un grande classico a bambini e ragazzi non vedenti, ipovedenti e con disabilità intellettiva.

Nella collana «Raccontami» Biancoenero introduce un altro strumento di accessibilità: l’e-book. Infatti, la casa editrice è la prima in Italia ad aver creato dei libri digitali ad alta leggibilità nel formato Epub3, che grazie al Fixed layout mantiene tutte le caratteristiche tipografiche. L’e-book di biancoenero dà la possibilità di sincronizzare voce e testo per ogni paragrafo grazie alla tecnologia Read aloud e facilita il bambino con dislessia grazie a una barra marcariga per tenere il segno della lettura; inoltre, la presenza di un dizionario digitale che chiarifica le parole più difficili arricchisce il lessico del lettore. Ad oggi, nel catalogo sono presenti le versioni e-book di quattro titoli (Le avventure di Huckleberry Finn, Lo strano caso del Dr. Jekyll e di Mr. Hyde, Canto di Natale, Viaggio al centro della terra), ma per ora non ne sono previste altre, perché il mercato non ha risposto positivamente.

«Zoom. La lettura si avvicina» è, invece, una collana per bambini dai nove agli undici anni costituita da testi rigorosamente stampati nella font ad alta leggibilità della casa editrice. Le illustrazioni in bianco e nero spezzano il testo, rendendo più leggera e facile la lettura, e si distinguono per il tratto semplice e divertente, sicuramente accessorio, riempiendo a volte l’intera pagina oppure soltanto delle piccole aree.

Tra le storie di questa collana che hanno ottenuto più successo di pubblico, troviamo sicuramente la serie che ha per protagonista Beniamino, scritta da Vincent Cuvellier, autore che sa combinare con grande sensibilità episodi divertenti e argomenti difficili, tutti sempre ambientati nella quotidianità. Ad esempio, in Scappiamo! (2012) Cuvellier sceglie di raccontare la sofferenza vissuta dai bambini con genitori separati, in modo attento ma allo stesso tempo leggero; questa storia è illustrata da Charles Dutertre, lo stesso autore con cui Cuvellier fa coppia nell’acclamato albo La prima volta che sono nata (2013), edito da Sinnos. La settima onda (2011, ill. di C. Hayat), Mamma e papà oggi sposi (2012, ill. di C. Chardonnay), Giancretino e io (2014, ill. di A. Grand) sono gli altri tre titoli della serie di Beniamino. Un altro libro di successo e vincitore del Premio Nazionale di Letteratura per Ragazzi “Il gigante delle Langhe” 2013 è Spia (2013, di Mara Dompè, ill. di J. Cobalto), in cui una vicenda di bullismo viene inaspettatamente raccontata dal punto di vista del bullo, anzi della bulla Marta. La bambina ruba sempre la merenda di Riccardo, ma i due saranno costretti a conoscersi meglio e diventeranno amici. Della stessa autrice nella collana troviamo anche Il mostro dei budini (ill. di E. Marton), in cui la piccola Annalisa è convinta che esista una creatura che con un solo sguardo è capace di trasformare i bambini in budini. La scrittrice Arianna Di Genova forma una coppia vincente con l’illustratrice Sarah Mazzetti, pubblicando in questa collana ben tre titoli, tra cui Avventura all’isola delle foche (2016), che racconta una vacanza i cui imprevisti vengono eroicamente risolti dalle protagoniste, con un’attenzione particolare agli aspetti ecologici; gli altri due titoli sono Mamma in fuga (2014) ed Ecovendetta (2012), cui personaggi sono abilmente costruiti per offrire ai bambini più grandi possibilità di immedesimazione. Pertanto, «Zoom» unisce narrativa italiana e straniera in avventure casalinghe e scolastiche, e storie più fantasiose.

«Zoom Gialli» è una collana che va incontro ai gusti del lettore moderno e alla sua propensione verso i romanzi gialli. Pensata per bambini dai nove agli undici anni, proprio come la quasi omonima «Zoom», questa collana racconta indagini e misteri tra indizi e casi da risolvere.

Particolarità della copertina è la presenza di una grande lente di ingrandimento dal bordo scuro, quella dell’investigatore, che sotto la lente mette sempre a fuoco il titolo del libro. Fino a oggi sono sei, divise in tre serie, le storie pubblicate in questa collana: la serie dei 2 più 1 ideata da Alberta Nobile ha per protagonisti Marta, Eugenio e Franci in Passi di cane e Le finestre del mistero; la serie dell’agente Sharp, personaggio creato da Alessandro Cini, annovera Missione Parigi e Attacco a Gattaka; la serie dei cugini detective, Paolo e Francesca, è un’invenzione di Mila Venturini (in Detective al mare e Indagini in cucina i due vestono il ruolo di investigatori mentre sono in vacanza). Sara Gavioli illustra sia la seconda sia la terza di queste serie con disegni in bianco e nero, studiati appositamente per creare la giusta atmosfera di mistero, adrenalina e suspance adatta alla storia.

«Mini Zoom. Letture per cominciare» è una collana rivolta a un pubblico di lettori più piccoli, a partire dai sette anni. I libri di questa raccolta sono adatti ai bambini che hanno iniziato da poco a leggere e contengono storie divertenti e semplici, appropriate per cominciare. La collana è nata nel giugno 2016 e già si è arricchita di ben cinque titoli, tutti firmati da Davide Calì. Lo stesso autore illustra anche i due brevi racconti che inaugurano la collezione, Rapina del secolo e La casa di riposo dei supereroi, con disegni essenziali, divertenti e, contrariamente alla collana «Zoom», tutti colorati. La casa di riposo dei supereroi è stata inclusa nella Selezione 2017 di IBBY Outstanding Books for Young People with Disabilities. L’alta leggibilità è ovviamente sempre fiore all’occhiello della casa editrice e questi racconti brevi, che privilegiano elenchi e dialoghi, dalle frasi semplici, sono perfetti non solo come prime letture ma anche per i bambini con dislessia e si prestano molto a essere letti ad alta voce, quasi recitati. Accessibilità, divertimento e colori sono i tratti fondamentali di questa collana.

I libri di «Maxi Zoom. I classici di domani» si rivolgono, invece, a un pubblico di lettori più grandi, dagli undici ai quattordici anni. I libri pubblicati in questa collana raccontano storie che si avvicinano ai ragazzi e hanno il desiderio di restare nel tempo, per diventare libri di riferimento delle generazioni future. Sono libri di narrativa, stampati secondo i criteri tipografici e sintattici dell’alta leggibilità, con storie appassionanti di adolescenza, amicizia e di crescita.

Tra gli autori di questa collana spicca Cary Fagan, scrittore canadese pluripremiato e tradotto in tutto il mondo. Il suo romanzo La strana collezione di Mr. Karp (2013, ill. di M. Ferrero) è entrato nella terzina finalista del “Premio Andersen” 2014 e racconta la passione e i desideri di due collezionisti, il vecchio Mr. Karp e il piccolo Randolph, mantenendo vive nello sfondo le difficili condizioni economiche della famiglia del protagonista. In The big swim. La grande prova (2016), Fagan racconta il campo estivo di Ethan, la crescita del ragazzo che piano piano prende sicurezza e rafforza la propria personalità, in un romanzo di formazione molto ben costruito. Infine, Jacob due-due. In alto mare (2016; ill. sempre di M. Ferrero) è l’ultimo libro di Fagan pubblicato da Biancoenero, nel quale lo scrittore riprende il personaggio di Jacob, ideato negli anni ’70-80 da Mordecai Richler, reiventandolo con abilità e umorismo. Il ragazzo è diretto in Canada con la sua numerosa famiglia e vive una disavventura sulla nave Colabrodo, incappando nei pirati.

Un altro scrittore che ha vinto numerosi premi ed è tra i cento scrittori più richiesti nelle biblioteche degli Stati Uniti è Thomas Rockwell. Nella collana troviamo due titoli di questo autore dalla penna divertente, nella serie che ha per protagonisti Billy e i suoi amici: Come diventare favolosamente ricchi (2014) e Come mangiare vermi fritti (2013), entrambi illustrati da Umberto Mischi. Il secondo di questi è stato pubblicato per la prima volta nel 1973, ed è vincitore del Mark Twain Award, del California Young Reader e del Sequoyah Book Award; da allora è diventato un classico per ragazzi, raccontando la storia di una disgustosa scommessa tra Billy ed Alan: mangiare un verme al giorno per quindici giorni.

In questa stessa collana e finalista al “Premio Andersen” 2012 nella categoria nove-undici anni, Mossy Trotter (2013; ill. di E. Marton) è l’unico libro per ragazzi scritto nel 1967 da Elizabeth Taylor, tra le più amate scrittrici inglesi del ‘900, definita addirittura la nuova Jane Austen. La storia racconta le avventure piene di guai di un bambino di quasi otto anni, genuino, curioso e birbante, e della sua famiglia.

Un altro libro finalista, questa volta, al “Premio Frignano Ragazzi”, è Mondizia. Cronache fuori dal mondo (2012), una storia dal fine ecologico che vuole far riflettere lettori grandi e piccini sull’importanza dell’ambiente e del riciclaggio, schierandosi vigorosamente contro gli sprechi. Sara Gavioli illustra, servendosi solo del nero e del verde acido, la pulitissima città di Mondizia, riuscendo abilmente a evocare l’idea dei rifiuti nella mente di chi legge.

«Strani tipi. Incontri che non ti aspetti» è una collezione rivolta a lettori di otto-dodici anni e nasce dall’idea particolare di far conoscere a bambini e ragazzi personaggi che hanno cambiato il mondo con la loro stranezza. I cinque titoli della collana hanno come protagonisti uomini realmente esistiti, come l’illusionista Harry Houdini e il barone di Műnchausen, ispiratore del romanzo di Raspe Le avventure del barone di Műnchausen (2010), riproposto anche in «Strani tipi»; oppure diventati reali, come lo straordinario Charlot, inventato da Charlie Chaplin, in Io e Charlot (2011, di Arianna Di Genova), illustrato dal talentuoso Alessandro Sanna. La collana è nata nel 2010 e il suo primo titolo, Storie di fantasmi per il dopocena (di J. K. Jerome| ill. di U. Mischi), ha avuto una nuova edizione nel 2016.

«YA. Young Adult» è una collana nata nel 2012 e pensata per lettori tra i dodici e diciotto anni, giovani troppo grandi per leggere libri per bambini e, forse, troppo piccoli per leggere i romanzi degli adulti. Inizialmente si chiamava «GRANDI! Vite speciali di eroi normali» e ad oggi contiene tre titoli. Io no!…o forse (2014) è un romanzo di formazione che racconta la lotta più difficile che ogni adolescente combatte, quella per accettare se stesso e la propria identità, soprattutto sessuale. Il protagonista, infatti, riuscirà serenamente a fare coming out, in una storia rientrata nella terzina finalista del “Premio Andersen” 2015 nella categoria oltre i quindici anni.

Negli altri due romanzi, Marco Franzelli racconta grandi storie di sport. In Zátopek. La locomotiva umana (2011) il protagonista è il famoso atleta autodidatta che correva a bocca aperta e muovendo in modo strano le braccia ma, soprattutto, che riuscì a compiere la straordinaria impresa di vincere tre discipline del fondo, 5.000 metri, 10.000 metri e la maratona nelle Olimpiadi del 1952. Otto x 100 (2012) è stato pubblicato poco prima delle Olimpiadi di Londra 2012 e racconta di otto uomini che in comune hanno la gara di velocità dei 100 metri: Abrahams, Owens, Hary, Hayes, Hines, Borzov, Lewis e Bolt.

«Quadri e Fogli. L’arte s-piegata ai bambini» è, poi, una collana nata nel 2006 e pensata da Biancoenero per avvicinare i bambini all’arte. Il formato di questi libri sui generis è molto particolare, misurando 16×16 cm da chiuso ma divenendo, una volta s-piegato, 46×46 cm. «Se lo apri come un libro, troverai l’inizio della storia. Se alzi la pagina, potrai leggere il resto della storia raccontata dal quadro. Se infine apri gli spicchi, troverai il quadro e tante notizie interessanti»[4. Rassegna stampa «I QUADRI FOGLI. L’ARTE S-PIEGATA AI BAMBINI», Roma, Biancoenero edizioni, 2006, pag. 21.]. I bambini sono, dunque, guidati alla scoperta dei particolari di opere d’arte famose e della loro storia, in modo originale e divertente.

I primi tre degli undici titoli della collana sono Caravaggio. La Medusa, Picasso. Guernica e Redon. Polifemo innamorato, ai quali sono seguiti altri come Raffaello. La scelta di Giuseppe, Leonardo. L’ultima cena. I testi di Boccioni. Alla carica! e Duchamp. Chi ha rapito la gioconda? sono stati curati da Arianna Di Genova, esperta in storia dell’arte e autrice molto presente nel catalogo di Biancoenero. Questi «Quadri fogli» sono utilizzati nelle scuole durante i laboratori d’arte organizzati dalla casa editrice, ma non vengono inseriti tra le collane attive di Biancoenero perché la loro produzione si è conclusa a causa del poco successo e perché venivano spesso rubati nelle librerie.

«Segni e disegni» è una collana inclusiva, nata nel 2007 ma oggi fuori catalogo. Gli albi di questo progetto innovativo non raccontano una storia ma presentano in ogni pagina illustrazioni il cui nome viene scritto in lingue diverse: italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo, ma anche in LIS (Lingua Italiana dei Segni) e nel Sign writing.

I titoli di questa collana sono solamente due: Animali. Animals animaux tiere animales (2007, di H. Nauderer) e Colori. Colors colores farben couleurs (2007, di M. Eustachio); la collezione prevedeva l’uscita di altri tre titoli dedicati rispettivamente ai giochi, al cibo e ai numeri, la cui pubblicazione non è mai stata attuata perché la collana non ha raggiunto il successo di pubblico sperato.

Questi albi si presentavano inclusivi e non discriminatori anche nel prezzo di copertina (8 euro), piuttosto economico se confrontato con quelli di altri libri accessibili.

Sono parte del catalogo di Biancoenero in «Fuoricollana» altri tre bellissimi titoli. La maglia del nonno (2012, di G. Genisi, ill. di E. Marton) è la storia di nonno Ignazio, un grande amante dello sport che si ammala di Alzheimer. I cambiamenti di Ignazio, la perdita di memoria, lo spaesamento e le regressioni vengono raccontati con semplicità e delicatezza dal suo nipotino, a cui il nonno sembra tornato bambino. Gli altri due titoli sono di nuovo opera di Vincent Cuvellier: “Premio Andersen” 2017 nella categoria sei-nove anni, La zuppa dell’orco (2016) è una fiaba noir dal sapore tradizionale, spaventosa e piena di personaggi crudeli, ma anche divertente; le illustrazioni di Andrea Antinori sono estremamente funzionali e trasmettono alla perfezione l’inquietudine della storia. Dello stesso autore, ma illustrato da Chiara Lanzieri, Il grosso cane rosso (2017) racconta la fine dell’infanzia, la crescita di un bambino che pian piano perde l’incanto e la magia che prima avvolgevano ogni aspetto della sua quotidianità, smettendo di credere a Babbo Natale e al topolino dei denti, annoiato da tutto. Nel comunicato stampa del libro, la redazione racconta che Cuvellier non pensava di pubblicare questo breve racconto di quarantotto pagine: «Quando ha inviato una email a tutti i suoi contatti per augurare loro Buone Feste, Vincent Cuvellier non immaginava che il breve racconto scritto per l’occasione sarebbe diventato un libro. E invece biancoenero l’ha letto e ha chiesto all’autore di pubblicarlo in anteprima. Così è uscito Il grande cane rosso».

Come si è potuto constatare, il catalogo di Biancoenero è legato a scrittori forti come Cuvellier, Fagan, Rockwell, Calì e Di Genova, intorno ai quali ruotano tutte le nove collane. Non potrebbe essere altrimenti, in una casa editrice piccola e giovane, appena dodicenne, ma che si dimostra tutt’altro che immatura con una linea editoriale forte e una scelta di qualità.

Iniziative e progetti

Le collane «Zoom», «Mini zoom» e «Zoom gialli» sono alla base di un interessante progetto di Biancoenero, quello della Redazione ragazzi del laboratorio Il libro si fa a scuola!.

Si tratta di un laboratorio diviso in tre incontri. Nel primo appuntamento vengono spiegate le fasi di realizzazione del libro e il lavoro redazionale ed è presentato il libro al quale la classe dovrà dedicarsi. Nel secondo appuntamento, i ragazzi riconsegnano le bozze corrette, motivando i cambiamenti di storia, personaggi e frasi, i suggerimenti sulle illustrazioni e il ruolo di queste ultime nella comprensione del testo. Dopo il secondo incontro, viene inviato alla classe il “visto si stampi” e nel libro vengono riportati i nomi di scuola, bambini redattori e insegnanti. Il terzo incontro consiste nella presentazione del libro che ha ricevuto il bollino della Redazione ragazzi. La schiettezza dei bambini diviene una potente arma di verifica e, allo stesso tempo, il laboratorio offre un’occasione originale per entrare in contatto con il mondo del libro e della lettura, avvicinando i ragazzi al lavoro editoriale.

Tra i progetti più coinvolgenti della casa editrice romana troviamo, come accennato, «I laboratori d’arte». Queste attività, guidate da esperte in storia dell’arte, hanno lo scopo di far conoscere l’arte ai bambini, in modo attivo e interattivo, e stimolando la loro curiosità. Attraverso la collana «QUADRI E FOGLI» vengono proposti quattro laboratori diversi, ciascuno dei quali si concentra su uno dei quattro elementi fondamentali di un opera d’arte: la forma, il colore, lo spazio e il gesto. Gli ultimi due laboratori sono un po’ più complessi e quindi indirizzati a bambini dagli otto ai dieci anni, contrariamente agli altri due, che possono essere rivolti agli alunni delle classi elementari nella loro totalità.

Ogni laboratorio ha la durata di novanta minuti ed è diviso in tre fasi: nella prima si crea un dialogo con i bambini, spiegando la storia dell’opera; nella seconda si guarda attivamente l’immagine, sollecitando le domande e lasciando ai bambini modo e tempo di esprimersi; nella terza e ultima fase, si chiede di creare una propria versione dell’opera, che verrà esposta, infine, in una mostra collettiva.

Un’altra iniziativa di Biancoenero è l’organizzazione di incontri gratuiti con l’autore per avvicinare i bambini al mestiere dello scrittore, spiegando loro come nasce e cresce una storia.

La casa editrice partecipa ad alcune fiere del libro, in particolare al Pisa Book Festival, a Più Libri Più Liberi di Roma e al Salone Internazionale del Libro di Torino.

(fasc. 22, 25 agosto 2018)