Introduzione
Il movente di questo articolo è dovuto al caso, o forse al destino: il notevole interesse suscitato dalla scoperta del libro di Brigitte Nerlich[1] (una critica delle opere di Bréal e di Whitney che ha messo a confronto fra loro i rispettivi modelli) e la curiosità di approfondirne la spiegazione teorico-scientifica. In seguito, si è scelto di proseguire con la lettura del Saggio di semantica di Michel Bréal, del quale si sono percepiti la lungimiranza e i limiti, considerando anche lo stadio di sviluppo delle scienze linguistiche e cognitive al momento in cui esso è stato scritto. Continua a leggere Pregi e limiti della creatività linguistica secondo Bréal. La teoria della comunicazione dopo l’”Essai”
(fasc. 53, vol. II, 13 ottobre 2024)