Sulla scia dell’importante anniversario calviniano dello scorso anno, si è deciso di dedicare un monografico al versatile scrittore e intellettuale novecentesco, la cui “lezione” è sempre viva, pregnante e attuale, anche perché tocca aspetti della realtà con i quali siamo costretti a confrontarci quotidianamente ‒ e talora drammaticamente ‒ al giorno d’oggi, come l’inquinamento, l’emergenza ambientale o il rapido sviluppo dell’intelligenza artificiale. Ne è venuto fuori un corposo fascicolo, curato da Florinda Nardi e Pamela Parenti, in cui Calvino è analizzato da diverse prospettive critiche, con una particolare attenzione per Il Sentiero dei nidi di ragno (1947), la Trilogia dei Nostri antenati (1960), La speculazione edilizia (1958) e La nuvola di smog (1965), Marcovaldo (1963), Le cosmicomiche (1965), Le città invisibili (1972), Palomar (1983); un originale focus sulla sua produzione teatrale e sulle sue brillanti “interviste impossibili”; indagini sul suo rapporto con Nievo, Pirandello e Pavese, nonché sulla sua consonanza con Nicola Pugliese; altri approfondimenti sul ruolo di editor da lui ricoperto presso Einaudi e una proposta didattica finale per sviscerare e valorizzare al meglio la complessità dei suoi testi in ambito scolastico e universitario.
Ne esce uno sfaccettato ritratto, che mette in luce soprattutto il Calvino amante degli studi agronomici e attento osservatore dalla spiccata sensibilità ambientale, l’intellettuale proiettato nel futuro e in grado di prefigurarsi scenari possibili, sostenuto da un’incrollabile fede nella razionalità ma anche capace di slanci verso l’immaginario e il fantastico: un Calvino che oscilla tra il fiabesco e l’umoristico, la leggerezza e l’esattezza, l’utopia e la storia.
Il secondo volume del fascicolo è, invece, dedicato ad argomenti vari, ma che in parte si riallacciano ai temi calviniani affrontati in precedenza.
(fasc. 53, 25 agosto 2024)