Negli anni ’50 Calvino è alla ricerca del romanzo sulla contemporaneità. Nel 1947 ha esordito come romanziere con un’opera neorealista, Il sentiero dei nidi di ragno, che però già nel titolo sembra richiamare un immaginario fantastico e che, raccontando la Resistenza come «una favola di bosco», gli vale la definizione di «scoiattolo della penna»[1] da parte di Pavese. Continua a leggere Calvino e la pena «per la propria incompletezza». Attualità del “Visconte dimezzato”
(fasc. 53, 25 agosto 2024)