Tra lirica e melodramma: per un’edizione delle rime di Gian Francesco Busenello in rapporto alla sua produzione teatrale

Author di Maria Panetta

Giovanni Francesco Busenello (Venezia, 1598 – Legnaro, 1659)[1. Sul quale si vedano almeno: B. Bonifacio, Musarum libri, Venezia, apud Ioannem Iacobum Hertium, 1646, liber X, 39 e 134, pp. 437 e 469; G. Brusoni, Le glorie de gli Incogniti o vero gli huomini illustri dell’Accademia de’ signori Incogniti di Venetia, in Venetia, appresso Francesco Valuasense stampator dell’Accademia, 1647; L. Allacci, Drammaturgia, Roma, per il Mascardi, 1666, pp. 23 e sgg., 96, 181, 263 e sgg., 302; A. Aprosio, La Biblioteca Aprosiana, Bologna, per il Manolessi, 1673, pp. 83 e sgg., 113; G. D. Petricelli, Oratio in funere ill. atque excell. D. D. Petri Busenelli, Venetiis, apud Antonium Bortoli, 1713, p. 8; G. C. Becelli, Della novella poesia, Verona, per Dionigi Ramanzini, 1732, p. 255; A. Groppo, Catalogo di tutti i drammi per musica recitati nei teatri di Venezia dall’anno 1637 sin all’anno presente 1745, Venezia, appresso Antonio Groppo, (1745), pp. 16 e sgg., 19, 23; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d’Italia, II, 4, Brescia, presso a Giambatista Bossini, 1763, pp. 2454-2457; S. Arteaga, Le rivoluzioni del teatro musicale italiano, Venezia, nella stamperia di Carlo Palese, 1785, I, p. 331; E. A. Cicogna, Delle Inscrizioni veneziane, IV, Venezia, presso Giuseppe Picotti editore autore, 1834, pp. 167, 170, 230, 693; VI, Venezia, presso la tipografia Andreola, 1853, pp. 34, 537; G. A. Michiel, Notizie ed osservazioni intorno al progresso dei teatri e delle rappresentazioni teatrali in Venezia e nelle città principali dei paesi veneti, Venezia, co’ tipi del Gondoliere, 1840, p. 25; L. N. Galvani (G. Salvioli), I teatri musicali di Venezia nel secolo XVII, Milano, Regio Stabilimento Ricordi, 1878, pp. 19, 31 e sgg., 35, 69; T. Wiel, I codici musicali contariniani del secolo XVII nella R. Biblioteca di S. Marco, Venezia, F. Ongania, 1888, pp. 5, 21, 51, 81; A. Borzelli, Il cavalier G. B. Marino, Napoli, Priore, 1898, pp. 168-172; A. Livingston, Una poesia di G. F. B. in Inghilterra, in «Ateneo veneto», XXXI (1908), pp. 49-68; Id., G. F. B. e la polemica Stigliani Marino, in «Ateneo veneto», XXXIII (1910), pp. 123-56; Id., Una scappatella di Polo Vendramin e un sonetto di G. F. Busenello, in «Fanfulla della Domenica», n. 29, 24 settembre 1911, p. 15; Id., Sebastiano Rossi plagiario e imitatore di Gian Francesco Busenello, in «N. Archivio veneto», 1912, fasc. 1, I sem., pp. 163-88; Id., La vita veneziana nelle opere di G. F. B., Venezia, Officine grafiche V. Callegari, 1913; G. Spini, Ricerca dei libertini, Roma, Universale di Roma, 1950, pp. 212, 244; C. Sartori, B. G. F., in Enciclopedia dello Spettacolo, II, Roma, Casa editrice Le Maschere, 1954, coll. 1394 e sgg.; G. Pesenti, Libri censurati a Venezia nei secc. XVI-XVII, in «La Bibliofilia», LVIII (1956), pp. 20 e sgg.; M. Dazzi, Il fiore della lirica veneziana, II, Venezia, N. Pozza, 1956, pp. 12, 43-54; G. Getto, Letteratura e poesia, in La civiltà veneziana nell’età barocca, a cura del Centro di cultura e civiltà della Fondazione Giorgio Cini, Firenze, Sansoni, 1959, pp. 155 e sgg.; E. Zanette, Suor Arcangela, monaca del Seicento veneziano, Venezia-Roma, Istituto per la collaborazione culturale, 1960, pp. 296, 334-38 e passim; C. Jannaco, Il Seicento, Milano, F. Vallardi, 1963, pp. 200, 216 e sgg., 242, 289, 292, 299, 420; F. Degrada, G. F. Busenello e il libretto della Incoronazione di Poppea, in Claudio Monteverdi e il suo tempo: relazioni e comunicazioni al Congresso internazionale, Venezia-Mantova-Cremona, 3-7 maggio 1968, s.l., s.e., 1968, pp. 82-102; E. Musatti, Storia di Venezia, Venezia, Filippi editore, 1968, tomi 2; G. Tassini, Il libertinaggio in Venezia dal secolo XIV alla caduta della Repubblica, Venezia, Filippi ed., 1968; M. Capucci, G. F. Busenello, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. XV, 1972, ad vocem; Venezia e il melodramma nel Seicento, a cura di M. T. Muraro, premessa di G. Folena, Firenze, L. S. Olschki editore, 1978; P. Mioli, G. F. Busenello: La Didone per F. Cavalli, in «Subsidia musica veneta», III, 1982, pp. 53-74; P. Getrevi, Labbra barocche: il libretto d’opera da Busenello a Goldoni, Verona, Essedue, 1987; T. R. Deacon, The comic intrusion: an analysis of the origins and function of the comedic elements in G. F. Busenello and Claudio Monteverdi’s “L’incoronazione di Poppea”, Ann Arbor, UMI, 1990; Il Barocco. Marino e la poesia del Seicento, scelta e introduzione di M. Pieri, Roma, Ist. Poligrafico e Zecca dello Stato, 1995; J.-F. Lattarico, Busenello drammaturgo. Primi appunti per una edizione critica dei melodrammi, in «Chroniques italiennes», XI (2006), 77/78, 2/3 (http://chroniquesitaliennes.univ-paris3.fr/PDF/77-78/Lattarico.pdf); G. Marino, La Sampogna, con le Egloghe boscarecce e una scelta di idillii di Capponi, Argoli, Preti, Busenello, a cura di M. Pieri, A. Ruffino e L. Salvarani, Trento, La Finestra, 2006; R. Gigliucci, Recensione a G. F. Busenello, Il viaggio di Enea all’Inferno, a cura di J.-F. Lattarico, pref. di P. Fabbri, Bari, Ed. Palomar, 2009, in «Filologia e critica», 2011, n. 1, gennaio-aprile, pp. 159-63; I. Bonomi, Il codice innovativo dei libretti di Busenello, in I. Bonomi, E. Buroni, Il magnifico parassita. Librettisti libretti e lingua poetica nella storia dell’opera italiana, Milano, Franco Angeli, 2010, pp. 13-46; Gli Incogniti e l’Europa, a cura di D. Conrieri, Bologna, I libri di Emil, 2011; Libertini italiani. Lettura e idee tra XVII e XVIII secolo, a cura di A. Beniscelli, Milano, Rizzoli, 2011; A. Langiano, Il «mondo alla roversa» di G. F. Busenello e il relativismo incognito, in «Sinestesieonline», a. 1, n. 2, settembre 2012 (http://www.rivistasinestesie.it/PDF/2012/SETTEMBRE/4.pdf); J.-F. Lattarico, Venise incognita. Essai sur l’académie libertine du XVIIe siècleParis, Champion, 2012; Id., Busenello: un théâtre de la rhétorique, Paris, Classiques Garnier, 2013; E. Rosand, L’opera a Venezia nel XVII secolo. La nascita di un genere, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2013; A. Langiano, Dal romanzo alla scena: G. F. Busenello e l’Accademia degli Incogniti, in La letteratura degli italiani 4. I letterati e la scena, Atti del XVI Congresso Nazionale ADI di Sassari-Alghero, 19-22 settembre 2012, a cura di G. Baldassarri, V. Di Iasio, P. Pecci, E. Pietrobon, F. Tomasi, Roma, Adi editore, 2014 (http://www.italianisti.it/Atti-di-Congresso?pg=cms&ext=p&cms_codsec=14&cms_codcms=397).] è conosciuto soprattutto come accademico degli Incogniti e librettista, per Gli amori di Apollo e Dafne (1640), la Didone (1641), La prosperità infelice di Giulio Cesare dittatore (1646, perduta), La Statira (1655), musicati da Francesco Cavalli, e poi specialmente per L’incoronazione di Poppea (1643), la cui musica venne composta, com’è noto, da Claudio Monteverdi.

Avvocato di una certa fortuna, egli fu, però, anche un fecondo autore di versi, sia in italiano sia in dialetto veneziano: passò, in generale, dalla tendenza petrarchista della prima maniera a temi più lascivi, specie in seguito alla pubblicazione dell’Adone di Marino (1623), che ne influenzò la produzione più tarda. Continua a leggere Tra lirica e melodramma: per un’edizione delle rime di Gian Francesco Busenello in rapporto alla sua produzione teatrale

(fasc. 3, 25 giugno 2015)