Nel romanzo Primo, Maurizio Cotrona illustra le reazioni di una famiglia composta dal padre Giacomo, dalla madre, dal primogenito Luca, all’arrivo del secondogenito, Primo appunto – e già la scelta del nome implica dinamiche insolite. Primo è fagocitante sin dalla nascita. Il parto riduce la madre all’ombra di se stessa, in una visione iperbolica della depressione post partum; agonizzante, la madre si oppone alla vitalità intrattenibile del figlioletto, se ne ritrae, rallenta fin quasi all’immobilità i gesti, si rifugia nell’ombra della camera. Invece Giacomo, che ha la tendenza a programmare ogni cosa per sé e per gli altri, investe tutto nel nuovo arrivato, in cui vuole realizzare il capolavoro pedagogico che non gli è riuscito con il primogenito; ma il dramma è che vuole farlo in un mondo che non ha futuro, in un’epoca di declino e imbarbarimento in cui tutto si frantuma contro l’assenza di prospettive. Continue reading Recensione di Maurizio Cotrona, “Primo”
(fasc. 5, 25 ottobre 2015)