L’interesse per la musica e quello per i rapporti fra letteratura e musica ‒ e dunque anche per la relazione che intercorre fra la produzione poetica e la struttura ritmica alla base di ogni verso ‒, per quanto mi riguarda, risalgono agli anni dell’adolescenza, e in particolare all’intenso periodo in cui frequentavo contemporaneamente il ginnasio dell’Istituto “C. Giulio Cesare” di corso Trieste e il Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” di Roma, poi lasciato per concentrarmi al meglio sugli studi classici e riservare la grande passione del pianoforte al tempo libero.
Di anni ne sono passati tanti e quando, in occasione della Call for Papers di un Convegno internazionale, ho individuato un panel incentrato proprio su questi argomenti, ho pensato subito a una proposta da presentare per aderirvi: da lì la conoscenza virtuale con il proponente del panel, Gaspare Trapani, docente e ricercatore presso l’Universidade Católica Portuguesa (CECC/FCH/UCP) e la Faculdade de Letras (FLUL/ULisboa) di Lisbona; la successiva partecipazione all’affollato Convegno nel 2023 e quindi l’immediata sintonia con Gaspare, sfociata subito in amicizia, e l’idea di trasformare quella fruttuosa occasione d’incontro in una collaborazione futura. Questi i retroscena del fascicolo che qui si propone ‒ curato “a quattro mani” ‒, dedicato ai rapporti fra Letteratura e Musica e, nella fattispecie, soprattutto al mondo della canzone italiana: perché il senso ultimo della progettazione di un Convegno dovrebbe essere proprio quello di far incontrare gli studiosi di persona, perché nascano nuove sinergie, si rinsaldino i rapporti già esistenti, ci si aggiorni reciprocamente sul progresso degli studi e sul procedere della vita, e si moltiplichino le idee, per dare linfa fresca al mondo del sapere.
Sono, quindi, molto lieta che abbiano voluto partecipare a questa iniziativa pure altri studiosi conosciuti e ascoltati, con piacere e interesse, proprio in occasione di quel Convegno; ai loro contributi si sono aggiunti anche quelli di chi ha risposto alla Call for Papers aperta, pubblicata sul sito di «Diacritica».
Dato che i risultati di questo lavoro collettivo ci paiono, oltre che originali, di notevole interesse e di una certa utilità sia nel campo degli studi letterari sia nell’ambito di quelli musicali, abbiamo già deciso di continuare a percorrere questa strada, riproponendo in futuro tali prospettive d’indagine per un altro fascicolo di approfondimento.
(fasc. 52, vol. II, 3 giugno 2024)