Recensione del film “Il filo nascosto”, regia di Paul Thomas Anderson

Author di Giulia Giorgi

Seconda collaborazione “da Oscar” per l’attore Daniel Day-Lewis e il regista Paul Thomas Anderson: la stessa coppia, infatti, ritroviamo nella pellicola Il Petroliere del 2007, che ha condotto Day-Lewis a vincere la sua seconda statuetta d’oro.

Al centro della narrazione c’è un geniale stilista, vagamente ispirato alla figura di Cristóbal Balenciaga, il quale si occupa di vestire l’élite della società londinese degli anni Cinquanta. Egli è talmente immerso nella propria arte da non essere in grado di amare; le uniche due figure femminili che Woodcock riesce a tollerare al proprio fianco sono la sorella Cyril (Lesley Manville), il cui compito è quello di arginare le nevrosi del fratello, e la defunta madre, rimpianta e mitizzata. Il mondo di Woodcock verrà, poi, stravolto dall’incontro con Alma, interpretata dall’attrice-rivelazione Vicky Krieps. Continua a leggere Recensione del film “Il filo nascosto”, regia di Paul Thomas Anderson

(fasc. 20, 25 aprile 2018)

Recensione di Laure Gauthier, “La città dolente”

Author di Claudio Morandini

«Mes poèmes Lascaux» scrive a un certo punto Laure Gauthier nel suo La città dolente, che le edizioni Macabor hanno pubblicato nel gennaio 2018 in edizione con testo originale a fronte e traduzione di Gabriella Serrone (ma il Canto Quinto era già uscito nel 2015 tradotto da Jean-François Lattarico in http://poesia.blog.rainews.it). E davvero i versi di questo denso libro ricordano le pitture paleolitiche delle grotte di Lascaux nel loro dilatarsi nella pagina fino a diventare prose, nell’addensarsi e sovrapporsi dei segni. Continua a leggere Recensione di Laure Gauthier, “La città dolente”

(fasc. 20, 25 aprile 2018)

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Recensione di Stefano Tonietto, “Letteratura latina inesistente”

Author di Claudio Morandini

Il manuale di Letteratura latina inesistente di Tonietto è essenzialmente una parodia: dei manuali di letteratura latina dei licei, innanzitutto, soprattutto di quelli di una volta, di impianto storico-filologico e di buona scrittura; poi, di certe manie e vezzi del mondo accademico, e di tanta trattatistica puntigliosamente vocata a spaccare il capello in quattro, a praticare il contropelo in polemiche interpretative che possono durare intere vite, e che qui dilagano nelle note a piè di pagina; infine, delle mode dei nostri tempi, diciamo tra fine Ottocento (ammiccamenti alla psicoanalisi, al decadentismo), primo Novecento (allusioni ai movimenti d’avanguardia), su su fino alle scuole cantautorali di qualche decennio fa e ai decenni mestamente televisivi in cui ci troviamo, ahimè, impantanati. Continua a leggere Recensione di Stefano Tonietto, “Letteratura latina inesistente”

(fasc. 19, 25 febbraio 2018)

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Recensione di Sandro De Nobile, “L’Assente”

Author di Maria Panetta

L’Assente, di Sandro De Nobile, è un romanzo in cui la voce autoriale è franta e fratta, e si riverbera in mille punti di vista diversi: ha la caratteristica molto particolare di sembrare una specie di nave senza nocchiere, che apparentemente solca le acque senza avere una destinazione prefissata, ma di essere, al contrario, un raffinato marchingegno narrativo, in cui l’Autore tradizionale è, allo stesso tempo, “Assente”, come recita il titolo, e, invece, indiscutibilmente presente in ogni pagina. Continua a leggere Recensione di Sandro De Nobile, “L’Assente”

(fasc. 19, 25 febbraio 2018)

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Recensione di Walter Mauro, “La letteratura è un cortile”

Author di Sara Zellini

Nato nel 1952 e scomparso nel 2012, Walter Mauro fu un personaggio poliedrico: critico letterario e musicale principalmente, ma anche scrittore, musicista jazz, appassionato di calcio, professore.

In questo libro, edito dall’editore Perrone nel 2011, volto al passato ma mai malinconico, Walter Mauro si guarda indietro e seleziona i ricordi, radunando gli amici che hanno fatto parte della sua vita. E li raduna in quello che definisce un cortile, perché «la letteratura è un cortile, nel senso dei pettegolezzi, dell’odio, dei dispettucci tra letterati (tra questi bambini non cresciuti che battono i piedini dall’età della ragione alla morte)» (p. 48). Continua a leggere Recensione di Walter Mauro, “La letteratura è un cortile”

(fasc. 19, 25 febbraio 2018)

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Recensione di Andrej Longo, “L’altra madre”

Author di Vittoria Russo

Andrej Longo è nato a Ischia e vive a Roma. Ha pubblicato con Adelphi nel 2007 Dieci, vincitore del Premio Bagutta, del Premio Chiara e del Premio Bergamo. Ha, inoltre, pubblicato Chi ha ucciso Sarah? (2009) e Lu campo di girasoli (2011), sempre con Adelphi. Con L’altra madre, Longo ha partecipato al Premio Napoli, arrivando in finale. Continua a leggere Recensione di Andrej Longo, “L’altra madre”

(fasc. 19, 25 febbraio 2018)

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Recensione di Emerico Giachery, “Passione e sintonia. Saggi e ricordi di un italianista”

Author di Carmine Chiodo

Libro denso e complesso1, questo, di uno studioso che ripercorre momenti e rievoca incontri di una lunga carriera: «L’attività di docente (anzitutto) e di interprete di testi è stata il cuore della mia vita. Non un lavoro come un altro per vivere, ma una risposta (almeno così credo e spero) a una chiamata interiore, “destinale”, alla voce del daimon. “Interprete”, preferisco definirmi, anziché “critico”, appellativo che riservo alla critica militante». “Interprete”, per Giachery, significa anche “esecutore”, in accordo con quanto afferma Luigi Pareyson nella propria magistrale Estetica. Teoria della formatività: «leggere significa eseguire» e «l’opera non ha altro modo di vivere che la vita dell’esecuzione». “Eseguire un testo”, aggiunge Giachery, è «conferirgli vita attuale e presenza. Ciò si ottiene sia col farne emergere l’anima riposta e il “senso”, inteso come sintesi di significato e significante, sia col promuoverne l'”epifania vocale” nell’interpretazione a voce alta». Continua a leggere Recensione di Emerico Giachery, “Passione e sintonia. Saggi e ricordi di un italianista”

  1. Questo l’Indice: Un italianista ricorda; Presenza della critica nel Novecento; Il “Copernico” di Leopardi e il sentire “cosmico”; Divagazioni carducciane; Verga, D’Annunzio, destino; Pascoli e il francescanesimo; La nozione di opera-vita e l’esperienza di Ungaretti; Per Montale: una lunga fedeltà; Senso dell’Europa in un racconto degli anni Cinquanta; Antonio Pizzuto in riva al Lemano (con tre missive); La lingua della poesia italiana del Novecento; Ritmi di macchine e linguaggio poetico; Indice dei nomi.

(fasc. 19, 25 febbraio 2018)

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Recensione di “19 domande su Benedetto Croce. Idealismo e altre idee”, Intervista a Rosalia Peluso, a cura di Valeria Noli

Author di Renata Viti Cavaliere

Di Croce, come dei grandi autori della tradizione filosofica, si può parlare in molti modi. In monumentali monografie, in saggi esili magari più efficaci ma a volte superficiali, oppure in un volumetto contenuto per numero di pagine in risposta a diciannove domande. Quest’ultimo è il caso del breve testo dal titolo 19 domande su Benedetto Croce. Idealismo e altre idee, Intervista a Rosalia Peluso, a cura di Valeria Noli, con prefazione di Paolo Peluffo, per iniziativa della Dante Alighieri, in una originale nuova collana in senso alto divulgativa. Continua a leggere Recensione di “19 domande su Benedetto Croce. Idealismo e altre idee”, Intervista a Rosalia Peluso, a cura di Valeria Noli

(fasc. 19, 25 febbraio 2018)

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Recensione di Paolo Cognetti, “Le otto montagne”

Author di Julia Pagliarulo

Io osservavo le case diroccate e mi sforzavo di immaginarne gli abitanti. Non riuscivo a capire come mai qualcuno avesse scelto una vita tanto dura. Quando lo chiesi a mio padre lui mi rispose nel suo modo enigmatico: sembrava sempre che non potesse darmi la soluzione ma appena qualche indizio, e che alla verità io dovessi per forza arrivarci da solo. Disse: ̶ Non l’hanno mica scelto. Se uno va a stare in alto, è perché in basso non lo lasciano in pace. – E chi c’è, in basso?
̶ Padroni. Eserciti. Preti. Capi reparto. Dipende.

Le otto montagne di Paolo Cognetti ha come protagonista Pietro, un ragazzo di città i cui genitori non hanno mai dimenticato il proprio passato sulle montagne, che sono state testimoni di tutti gli eventi più importanti della loro vita. Grazie alla loro passione decidono di scappare dalla città di Milano, ogni estate, per recarsi a Grana, un paesino di poche anime ai piedi del Monte Rosa. Continua a leggere Recensione di Paolo Cognetti, “Le otto montagne”

(fasc. 18, 25 dicembre 2017)

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Recensione di Franco Zangrilli, “Il piacere di raccontare. Pavese dentro il fantastico postmoderno”

Author di Biagio Coco

Nel suo nuovo e importante lavoro critico dal titolo Il piacere di raccontare. Pavese dentro il fantastico postmoderno (Dario Flaccovio editore 2017), Zangrilli offre una prospettiva critica inedita e al tempo stesso sistematica sullo scrittore langarolo, ripercorrendone l’intera produzione alla luce della stratificazione presente nella sua scrittura, attraverso quattro densi capitoli che compongono il volume: Poesia, Dialoghi, Racconti, Romanzi. Continua a leggere Recensione di Franco Zangrilli, “Il piacere di raccontare. Pavese dentro il fantastico postmoderno”

(fasc. 18, 25 dicembre 2017)

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